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Sulle orme di Adam Mickiewicz a Roma, il poeta che la definì una Vilnius ingrandita

Il famoso poeta Adam Mickiewicz viene considerato appartenente a tre nazionalità: polacca, bielorussa e lituana. Egli ha vissuto nel territorio della Confederazione polacco-lituana (1569–1795) e ha lasciato diverse tracce significative a Roma, dove ha vissuto per qualche anno; nei suoi ricordi, la città di Roma ricordava una versione estesa di Vilnius. Il poeta, affascinato da Roma, visitò le sue chiese, musei, gallerie e ne ammirò gli antichi monumenti. Ora nella Città Eterna si può trovare il viale A. Mickiewicz; inoltre è qui conservato il suo busto ed è possibile visitare il caffè preferito del poeta.

Traduzione dal lituano

Ieva Musteikytė
ITLIETUVIAI.IT

Adam Bernard Mickiewicz (1798–1855), lo scrittore di fama mondiale che scrisse in lingua polacca, è considerato uno dei più famosi rappresentanti del romanticismo nella letteratura. Nato in un territorio all’epoca facente parte della Lituania (a Zaosie, vicino a Navahrudak, nell’odierna Bielorussia), proveniva da una antica nobile famiglia lituana, Mickiewicz-Rimvydas. Educato dai suoi genitori nello spirito del patriottismo, era molto interessato alla storia lituana fin dalla tenera età.

Sebbene la sua lingua madre fosse il polacco, parlava anche il lituano. Lo stesso A. Mickiewicz si considerava cittadino sia della Polonia sia della Lituania e pensava alla restaurazione di uno stato lituano-polacco unito, ma non nascose mai di provare maggiore simpatia per la Lituania.

A. Mickiewicz e la capitale italiana hanno un legame speciale. Il poeta arrivò per la prima volta a Roma il 18 novembre 1829 insieme al suo vecchio amico, il poeta Edward Odyniec; nelle lettere ai suoi amici, Odyniec scrisse: “Quando Adam vide la Basilica di San Pietro, si tolse il cappello e mi disse di fare lo stesso”.

Dopodiché, versarono l’acqua del fiume Tevere nelle loro borracce e la bevvero alla salute di tutti coloro che abitavano nei pressi del Nemunas e del Neris (n.d.t.: i due maggiori fiumi lituani). Affascinato da Roma, A. Mickiewicz aveva visitato chiese, musei, gallerie e ne aveva ammirato gli antichi monumenti. Qui aveva incontrato alcuni suoi connazionali, emigrati politici, e aveva partecipato a vari incontri e ricevimenti.

Il poeta lasciò Roma nell’aprile 1831. Nei suoi ricordi, Roma ricordava una versione estesa di Vilnius, una città di scienza, fede, conoscenza e amore. A. Mickiewicz giunse a Roma per la seconda volta nel 1848 provenendo da Parigi, dove aveva vissuto con la sua famiglia.

Ora si possono trovare alcune tracce del famoso poeta nella Città Eterna: nei pressi di Piazza del Popolo, ai piedi del Colle Pincio, c’è un viale intitolato ad A. Mickiewicz. Durante la sua prima visita a Roma, il poeta aveva vissuto vicino a questo viale che conduce al parco di Villa Borghese, nominato in sua memoria dal comune di Roma il 26 giugno 1948. Sulla targa commemorativa del nome del viale c’è scritto: “VIALE ADAM MICKIEVICZ poeta e patriota polacco”.

Arrivato in Italia per la seconda volta, A. Mickiewicz fu nuovamente coinvolto nelle attività sociali. A Roma, per aiutare gli italiani, organizzò una legione polacca chiamata “Legione Mickiewicz” per combattere gli austriaci nella guerra austro-italiana. In una piccola piazza, davanti alla chiesa di S. Andrea della Valle, il 10 aprile 1848, il famoso poeta lituano, polacco e bielorusso tenne un discorso alla Legione da lui formata prima di partire per Milano.

Questa legione fu riconosciuta a Roma anche negli anni successivi, pur senza A. Mickiewicz, e combatté onorevolmente in difesa della Repubblica Romana di Mazzini e Garibaldi (1849).

A Roma, in via Pozzetto, sulla facciata del palazzo al civico 113, è appesa una targa commemorativa che ricorda che in questa casa nel 1848 il famoso poeta riunì un gruppo di coraggiosi connazionali, che presero parte alle lotte per l’indipendenza dell’Italia. La targa commemorativa fu inaugurata dal Comune di Roma nel marzo 1877 alla presenza di Władysław, figlio di A. Mickiewicz.

Sopra la targa commemorativa, nel medaglione, c’è un bassorilievo decorato con un ramo di alloro, il cui autore è lo scultore polacco Viktor Brodsky. Inoltre, dal 1877 nella Sala Protomoteca del Campidoglio romano, tra i numerosi busti di celebrità storiche vi è anche il busto di A. Mickiewicz, realizzato sempre dallo stesso V. Brodsky.

Oggi è possibile visitare il luogo che A. Mickiewicz amava molto frequentare quando viveva a Roma: è uno dei caffè più storici di Roma, l’Antico Caffè Greco, che opera dal 1760 e si trova in via Condotti nr. 86.

Il Caffè Greco era luogo di incontro dell’élite culturale dell’epoca, di artisti e intellettuali. Secondo alcuni storici, era proprio il poeta A. Mickiewicz a rendere famoso questo caffè tra i suoi connazionali.

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