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Piazza Lituania a Roma è stata inaugurata durante gli anni dell’occupazione

Strade o piazze intitolate alla Lituania si trovano in diverse città delle regioni italiane, ma la più antica si trova nella Città Eterna, Roma. Il nome della Lituania è citato nei protocolli del comune di Roma fin dal 1930, ma Piazza Lituania compare poco dopo, quando la Lituania era già occupata dai sovietici. Questa piazza piccola, ma importante come simbolo, si trova ai Parioli, uno dei quartieri più prestigiosi di Roma. Per dare alla piazza il nome della Lituania, gli sforzi più grandi furono fatti dalla comunità lituana in Italia in quel momento, in particolare dal primo presidente della comunità, il prelato Vincas Mincevičius, che fu chiamato il padre della comunità lituana in Italia.

Elzė Di Meglio
ITLIETUVIAI.IT

Il quartiere Parioli a nord di Roma è uno dei quartieri più prestigiosi della città. Quando Roma divenne la capitale del Regno d’Italia, nacquero rapidamente nuovi centri abitati al di fuori delle Mura Aureliane. Così il quartiere Parioli fu tra i primi quindici ad essere costruito a Roma nel 1911 e formalmente istituito nel 1921.

È un quartiere aristocratico, uno dei più sicuri ed eleganti, con ambasciate, consolati, banche e società finanziarie estere e innumerevoli studi e uffici. Qui puoi trovare i migliori ristoranti, hotel e parchi della capitale italiana.

La zona è immersa nel verde, con Villa Borghese a sud e Villa Gori e Villa Ada a nord, con le loro imponenti ville e giardini. Quasi nel cuore del quartiere, vicino al corso principale di viale dei Parioli, troviamo una piazza piccola, modesta, ma con un significato importante intitolata alla Lituania.

Già nell’ottobre del 1930 nel protocollo del comune della città troviamo il nome della Lituania. In quell’anno fu rilasciato un permesso per intitolare la strada a nome della Lituania, Via Lituania. Tuttavia, il permesso di dare il nome della Lituania ad una piazza di Roma viene rilasciato solo dopo 24 anni, ovvero nel 1953. Così nella Città Eterna, quando la Lituania era stata già occupata dall’Unione Sovietica e il suo nome venne cancellato dalle mappe, apparve Piazza Lituania, una piazza dedicata proprio allo stato lituano. Anche se lo stato era occupato, il nome della Lituania faceva parte della storia della città.

Il sacerdote della diaspora, il prelato Vincas Mincevičius, fondatore della comunità lituana in Italia e che aveva lavorato per molti anni alla ricostruzione dell’indipendenza della Lituania, diede un contributo importante a tale scopo. Egli mantenne stretti legami con l’amministrazione vaticana. Il cardinale Antonio Samoré, grande amico della nazione lituana e fautore dei suoi affari in Italia e in Vaticano, aveva presentato il prelato V. Mincevičius ai rappresentanti della Democrazia Cristiana italiana. Salvatore Rebecchini, allora sindaco di Roma, apparteneva a questo partito politico. È grazie a quest’ultimo che nel quartiere Parioli nel XX secolo è stata inaugurata Piazza Lituania, negli anni ‘60. Questo evento ebbe anche un significato politico: in questo modo fu dato un colpo al regime, dopo che i sovietici si erano impossessati drasticamente della prima ambasciata lituana Villa Lituania (in via Nomentana 116) nel 1940.

Tradotto dal lituano da Ieva Musteikytė

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