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Maestro Maurizio Cocciolito: “In Lituania noto la grande attenzione per l’arte e per il bello”

Canzoni popolari lituane, compositori contemporanei e progetti culturali speciali collegano ogni giorno la Lituania e l’Italia attraverso la musica. Una delle persone che lavorano a questo scopo è il maestro Maurizio Cocciolito, talentuoso musicista, direttore d’orchestra, pedagogo e Console Onorario della Lituania in Abruzzo, nella città di Teramo. Nell’intervista a ITLIETUVIAI.IT, maestro Cocciolito parla della sua carriera musicale iniziata presto, dei suoi legami con la Lituania, dell’importanza della carica di console onorario e menziona la celebrazione del 150° anniversario della nascita di Mikalojus Konstantinas Čiurlionis, che si svolgerà ampiamente anche in Italia. L’intervistato svela come passione personale ed esperienza professionale si intrecciano, creando forti legami culturali ed economici tra questi due Paesi: “Lo scambio di esperienze culturali ed artistiche, e soprattutto musicali, è fondamentale e necessario per la crescita di ogni società moderna”, afferma l’Onorevole Console della Lituania in Italia.

Ci racconta della sua carriera musicale e come è iniziata. Cosa l’ha spinta a scegliere la strada della musica?

Sono nato in una casa dove c’era un pianoforte. Era lo stesso strumento su cui hanno studiato mia madre e le sue sorelle. In alcune famiglie, tanti anni fa in Italia, era consuetudine avviare le bambine allo studio di uno strumento. Pertanto è stato per me naturale accostarmi al pianoforte già dall’età di 3, 4 anni. Ho iniziato a frequentare il Liceo Musicale della mia città, Teramo, quando avevo 6 anni.  Sempre alla stessa età ascoltai i primi concerti con mio nonno, presidente di una importante corale del luogo.

La Lituania ha una grande tradizione di musiche e balli popolari. I dainos, i canti popolari tradizionalmente eseguiti dalle donne, sono a dir poco meravigliosi.

Qual è stato il suo percorso da musicista a direttore d’orchestra e compositore?

Mi sono formato nelle scuole di Vincenzo Di SabatinoPaolo Renosto e Mario Gusella, diplomandomi in pianoforte, composizione, direzione d’orchestra, strumentazione per banda e musica corale e direzione di coro. A 21 anni la prima esperienza di maestro collaboratore e sostituto in importanti teatri italiani, collaborando con musicisti quali Piero Bellugi, Gianluigi Gelmetti, Renato Bruson, Katia Ricciarelli, Mariella Devia e Mirella Freni. L’anno dopo ero direttore stabile dell’orchestra da camera Benedetto Marcello, di cui sono stato anche il fondatore insieme ad altri giovani musicisti, e dell’orchestra Ars Nova dell’Aquila. Ho diretto numerose orchestre sinfoniche e da camera italiane e straniere effettuando tournée in Austria, Francia, Inghilterra e naturalmente in Italia, dove ho diretto prime esecuzioni assolute di autori contemporanei quali Renosto, Gentilucci, Prodigo, Alandia e Castiglioni. Contemporaneamente ho sempre svolto attività di compositore di musica sinfonica e da camera e di musica di scena per teatro e televisione.

Le interessa la musica lituana e la sua storia? Che tipo di musica o artista lituano le piace di più? 

La Lituania ha una grande tradizione di musiche e balli popolari. I dainos, i canti popolari tradizionalmente eseguiti dalle donne, sono a dir poco meravigliosi. È altrettanto vero che la musica classica lituana ha avuto dei rappresentanti straordinari, primo tra tutti il compositore romantico e armonioso Mikalojus Konstantinas Čiurlionis di cui, nel 2025, si celebreranno i 150 anni della nascita. Parliamo del principale compositore lituano, nonché altrettanto grande pittore, padre dell’arte moderna lituana.

A lui vorrei affiancare artisti come Vidmantas Bartulis, Arvydas Malcys e Faustas Latėnas. Mi piace anche segnalare una compositrice che vive in Italia da alcuni anni, Justė Janulytė, una delle voci più interessanti della musica contemporanea lituana di oggi, un’artista già affermata in ambito internazionale.

Nel vostro Paese ci sono città meravigliose, luoghi curati e con tanti turisti. Ho trovato inoltre sale da concerti gremite. Questi sono elementi fondamentali che sottolineano la grande attenzione e dedizione per l’arte e per il bello.

Ci racconta dei suoi legami personali con la Lituania. Cosa la lega a questo paese e come sono nati questi legami? Quali sono le sue impressioni sul nostro paese e sulla sua cultura?

Ho avuto il piacere di conoscere la Lituania qualche anno fa in occasione di una tournée dell’orchestra di cui sono direttore artistico, I Solisti Aquilani. In seguito ho visitato Vilnius. Nel vostro Paese ci sono città meravigliose, luoghi curati e con tanti turisti. Ho trovato inoltre sale da concerti gremite. Questi sono elementi fondamentali che sottolineano la grande attenzione e dedizione per l’arte e per il bello.

Com’è diventato Console onorario della Lituania in Italia? Cosa l’ha portata ad accettare questa posizione?

Nel 2018 ho avuto l’onore di ricevere all’Aquila l’allora ambasciatore di Lituania in Italia, Ricardas Slepavicius, in occasione della sua visita in città per la nascita e il rafforzamento di rapporti già in essere sul piano economico e culturale. Da lì è nato un rapporto di grande stima reciproca e in seguito di grande amicizia che mi ha portato, senza alcun indugio, ad accettare la sua proposta di accettare il prestigioso incarico di Console onorario. Un momento di grande emozione, ma anche di grande assunzione di responsabilità.

I rapporti tra i due Stati sono ottimi e molto forti, con notevoli risultati in ambito delle energie rinnovabili, tecnologie finanziarie, trasporti, scienze della vita: settori prioritari lituani di cooperazione con il nostro Paese.

Quali sono i suoi principali obiettivi e responsabilità come Console onorario?

Sviluppo delle relazioni bilaterali cercando di intensificare i rapporti economici, scientifici, turistici e culturali, e supporto ai numerosi cittadini lituani che vivono e lavorano in Italia. I rapporti tra i due Stati sono ottimi e molto forti, con notevoli risultati in ambito delle energie rinnovabili, tecnologie finanziarie, trasporti, scienze della vita: settori prioritari lituani di cooperazione con il nostro Paese.

Cosa la Lituania e l’Italia possano imparare l’una dall’altra?

Scienza e tecnologia da una parte e cultura e turismo dall’altra.

Quali sono stati i rapporti artistici e musicali tra la Lituania e l’Italia negli ultimi anni?

Lo scambio di esperienze culturali e artistiche, nella fattispecie musicali, sono fondamentali per la crescita di ogni società moderna. Sono molte le integrazioni di musicisti operate dall’Italia e dalla Lituania in ambito musicale. Voglio ricordare, come esempi virtuosi, le numerose tournée in Italia della Lituanian Chamber Orchestra, i concerti dei Solisti Aquilani a Kaunas e Plungė, la nomina a direttore stabile del Teatro dell’Opera di Vilnius dell’italiano Sesto Quatrini, i concerti in Italia del Quartetto Ciurlionis e di molti solisti lituani, assolutamente eccellenti, e tanto altro ancora, nel nome della musica e del reciproco e positivo scambio di sensibilità e storie vissute differentemente.

Riguardo al compositore Čiurlionis, l’ambasciata in Italia della Lituania mi ha incaricato di organizzare nel 2025 le celebrazioni di questo straordinario musicista che si realizzeranno su scala nazionale

Può condividere qualche evento o progetto speciale legato al suo lavoro di Console onorario?

Riguardo al compositore Čiurlionis, l’ambasciata in Italia della Lituania mi ha incaricato di organizzare nel 2025 le celebrazioni di questo straordinario musicista che si realizzeranno su scala nazionale e che hanno già ricevuto il patrocinio dell’Unesco. Un grande cartellone di eventi, città, istituzioni.

Interviu lietuvių kalba skaitykite.

Straipsnis parengtas pagal Lietuvių fondo finansuojamą projektą „Mes – lietuviai

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