La “Nuvola di Fuksas” a Roma è il capolavoro dell’architetto M. Fuksas, che da poco ha riacquisito la cittadinanza lituana
La “Nuvola” è il nome del Centro Congressi progettato dal maestro di architettura Massimiliano Fuksas, nel quartiere EUR di Roma. È senza dubbio il più spettacolare capolavoro architettonico moderno, di particolare valore non solo per la Città Eterna, ma anche per l’Italia. Il progetto ha richiesto molto tempo per essere realizzato ed è stato accompagnato da varie incomprensioni. Come dice il famoso architetto, che ha riacquisito la sua cittadinanza lituana, è stata la testardaggine tipica del carattere lituano che lo ha aiutato a completarlo. Il palazzo di vetro, con le sue soluzioni innovative, l’approccio ecologico, i materiali tecnologicamente avanzati e la sua sala conferenze simile a una nuvola, non si distingue solo per la sua architettura, ma anche per la sua versatilità. Durante la pandemia, vi era allestito il più grande centro di vaccinazioni di tutta l’Italia, e alla fine di ottobre 2020 l’edificio ha ospitato la riunione del G20 dei leader mondiali.
Neringa Budrytė
ITLIETUVIAI.IT
La famosa “Nuvola di Fuksas” sbarca a Roma all’incrocio tra la via Cristoforo Colombo e via Asia, dopo 15 anni di dibattiti e lavori. La costruzione del nuovo Centro Congressi nel 2000 è stata affidata a M. Fuksas, uno degli architetti più rinomati al mondo; la costruzione era iniziata nel 2008 e l’edificio è stato inaugurato con una cerimonia solenne nell’ottobre 2016.
“È stata una competizione pazzesca, nel concorso erano presenti ben 720 architetti, 7 dei quali alla fine sono stati selezionati per la fase finale. Ciò che mi ha aiutato è stato l’aspetto caratteriale lituano, qualità in cui mi identifico e credo molto. È la determinazione e la testardaggine di completare tutti i lavori che sono stati iniziati”, ha raccontato M. Fuksas a ITLIETUVIAI.IT.
M. Fuksas e sua moglie Doriana hanno progettato l’impressionante Centro Congressi, che è il più grande d’Europa e ha una capienza di circa 8000 persone. L’edificio è stato progettato con tre diversi elementi architettonici: la Teca, la Nuvola e la Lama. Teca è la “scatola” dell’edificio, completamente trasparente e parallela, fatta in acciaio con una facciata a doppio vetro.
La nuvola è il cuore del progetto, è una sala conferenze interna, realizzata in acciaio e ricoperta da lastre semitrasparenti di fibra di vetro microforata per creare un effetto nuvola. Questo auditorium da 1800 posti è come se fosse una nuvola gigante sospesa su soli due punti in una scatola di vetro chiamata Teca.
Come se salisse nel cielo, la nuvola può essere raggiunta da moderne scale mobili, che si dice siano le più lunghe d’Europa. Di sera, la “Nuvola di Fuksas” diventa ancora più evidente perché il materiale traslucido che la ricopre risalta all’interno dell’edificio, creando un effetto nuvola ancora più forte, che l’architetto ha tanto studiato.
La Lama è un albergo situato vicino al Centro Congressi e progettato come una struttura completamente autonoma.
Alcune delle soluzioni tecnologiche e strutturali di questo progetto sembrano promettere di essere difficili da battere. Uno di questi è la struttura modulare della sala conferenze che, grazie a un sistema di pareti mobili, permette di creare 30 sale riunioni di diverse dimensioni da una sola area di 9000 mq. Il progetto è stato creato con la massima attenzione alla sostenibilità, e la struttura è alimentata interamente da pannelli fotovoltaici.
M. Fuksas stesso ha detto di aver creato la “Nuvola”, caratterizzata soprattutto dalla sua universalità, come uno spazio aperto al mondo.
“È stato il più grande centro di vaccinazioni e anche i leader del G20 si sono incontrati lì. I membri delle loro delegazioni hanno ammirato il progetto e scattato diverse foto. Penso che sia davvero travolgente osservarlo. È un luogo di cui Roma e l’Italia avevano molto bisogno. La Città Eterna non vedeva la costruzione di una struttura così importante da più di 50 anni, dalle Olimpiadi del 1960”, ha detto M. Fuksas.
Secondo l’architetto, questo capolavoro di architettura moderna riflette anche i tratti lituani, come l’armonia tra il caos creativo e l’ordine.
“Non sono un fisico, ma ho studiato molto la teoria del caos perché credo che ci sia un algoritmo che può spiegare il caos. Il progetto la “Nuvola” è come un conflitto tra caos e ordine, un mondo di regole. È qualcosa che ogni lituano ha dentro di sé. I lituani sono molto bravi a combinare il lato creativo con quello dell’ordine e dell’organizzazione, e hanno un certo grado di follia che li segue ovunque. Questa è una follia creativa”, ha sottolineato M. Fuksas.
Traduzione dal lituano di Ieva Musteikytė
Straipsnis parengtas pagal Lietuvių fondo finansuojamą projektą „Italijos lietuvių bendruomenės veiklos efektyvinimas, informacijos sklaida, internetinė leidyba“