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La storia del Bollettino Salesiano in lingua lituana, iniziata a Torino, prosegue da quasi un secolo

95 anni fa a Torino veniva pubblicata l’edizione lituana della Saleziečių žinios (it. Bollettino Salesiano). La rivista di divulgazione dell’insegnamento dei salesiani, pubblicata per la prima volta in italiano nel 1877, fu molto importante per preparare il terreno all’insediamento della comunità salesiana in Lituania. In questo periodo la pubblicazione della rivista si divideva tra la Lituania e l’Italia a causa di difficili circostanze storiche, ma grazie agli appassionati non si fermò nemmeno nei momenti più bui. Il rev. Alessandro Barelli, italiano con cittadinanza lituana, sacerdote della Parrocchia S. Giovanni Bosco, si occupa del contenuto della Saleziečių žinios da più di 20 anni in Lituania. Il sacerdote torinese ha raccontato al portale ITLIETUVIAI.IT la storia di questa pubblicazione importante non solo per i salesiani, ma anche per l’intera diaspora lituana.

Neringa Budrytė
ITLIETUVIAI.IT

Oggi la rivista il Bollettino Salesiano è distribuita in 29 lingue in 135 paesi del mondo. Le sue origini risalgono al 1877, quando il fondatore della Congregazione Salesiana, il Santo rev. Giovanni Bosco prevedeva la pubblicazione di una rivista periodica sulle attività salesiane, che si teneva in contatto con i collaboratori e con i confratelli salesiani sparsi per il mondo, aveva una missione educativa e apostolica, coinvolgeva anche i laici nelle attività salesiane. In altre parole, era una finestra per i salesiani verso il mondo e anche una finestra sul mondo dei salesiani.

Il primo titolo ufficiale della pubblicazione era Il cattolico amatore dei libri (lit. Knygų mėgėjas katalikas). Dal 1878 il numero di gennaio viene pubblicato con il nome Bollettino Salesiano, che è rimasto invariato fino ad oggi. All’inizio, lo stesso rev. Santo G. Bosco lavorava come direttore, redattore, designer, forse anche come editore della rivista. Poco dopo la pubblicazione gratuita da lui creata, distribuita nelle chiese e sostenuta dai lettori, iniziò a crescere rapidamente anche in altre lingue ed il lituano si univa all’edizione italiana.

Il primo numero lituano del Bollettino Salesiano fu pubblicato nel 1927 a Torino da rev. Antanas Skeltis, patriarca salesiano lituano. La pubblicazione stampata presso il Centro Salesiano di Valdocco, dove sono conservate le reliquie del Santo Don Bosco, era una rivista a sé stante, poiché ogni edizione creava un proprio contenuto originale: ciò significa che la pubblicazione in un determinato Paese non era una semplice edizione italiana ma doveva riflettere la popolazione salesiana.

La redazione lituana aveva anche un’altra missione: preparare il terreno per le attività salesiane programmate in Lituania, perché a quel tempo molti salesiani lituani stavano già studiando in Italia.

“All’epoca non c’erano i computer per inviare formati PDF alla tipografia in Lituania, per questo stampavano la rivista in quella tipografia di Torino e spedivano con carri o treno (non ho dati esatti) in Lituania. Naturalmente, i primi anni la rivista era stata distribuita attraverso i parroci, attraverso le parrocchie a tiratura minore. Ma più tardi il rev. A. Skeltys iniziò ad ampliare la società dei collaboratori salesiani. C’erano molte persone che simpatizzavano per il carismatico sacerdote G. Bosco, comparivano, per così dire, i sostenitori. Non sto parlando solo di aiuti finanziari, ma di persone che sostengono spiritualmente.

E immaginate, prima della Seconda guerra mondiale, c’erano 30.000 di quei collaboratori salesiani e solo 2 piccole comunità salesiane in tutta la Lituania. Ciò significa che tutti questi 30.000 erano gli attivisti nelle parrocchie ordinarie che avevano partecipato, fornito informazioni, ricevuto il Bollettino Salesiano come fonte di informazione. Era un vero e proprio strumento evangelico”, racconta al portale ITLIETUVIAI.IT l’attuale editore del Bollettino Salesiano Alessandro Barelli.

Nel 1928 il Bollettino Salesiano scriveva dell’importanza dell’emergente lituano Saleziečių žinios, quando l’allora Ministro della Difesa lituano, il generale Teodoras Daukantas, visitò i salesiani a Torino il 3 maggio, accompagnato dal Ministro delegato per l’Italia Voldemaras Čarneckis. Ad accoglierli c’erano anche i salesiani lituani con sede a Torino.

“Espresse poi in caldi termini la sua riconoscenza per la cordiale accoglienza, e promise, ritornando in Lituania, di accrescere il numero degli ammiratori dell’Opera di D. Bosco. La visita del Ministro lituano è tornata anche a noi sommamente gradita, perché contiamo in quella nazione un buon numero di amici, oggi riallacciati più intimamente all’Opera nostra per mezzo del Bollettino salesiano Lituano che da quest’anno si è cominciato a pubblicare, e pel continuo aumento dei generosi figli della Lituania che di anno in anno si ascrivono all’Opera Salesiana “,scrive il Bollettino salesiano.

La tiratura del Bollettino Salesiano cresce ogni anno, nel 1928 ne furono pubblicate 15.000 copie e 21.000 nel 1933. Nel 1934 il rev. A. Skeltys istituì la prima comunità salesiana in Lituania, nel distretto di Jurbarkas. La redazione della rivista rimase inizialmente a Torino, ma presto, cioè alla fine degli anni ‘30 (intorno al 1938-39), si trasferì in Lituania, nel distretto di Jurbarkas.

“Quando il sacerdote A. Skeltys aveva iniziato a lavorare con i salesiani qui in Lituania, era giusto che il lavoro di pubblicazione della rivista si svolgesse in Lituania”, disse A. Barelli.

Tuttavia, lo scoppio della Seconda guerra mondiale fermò presto il lavoro iniziato. Nel 1955 il Bollettino salesiano italiano scrisse che l’occupazione sovietica costringeva la rivista ed i salesiani a ritirarsi nuovamente dalla Lituania.

“Nel 1944 i Salesiani avevano già otto centri di attività nel territorio lituano. Il terrore rosso con le sue mani sacrileghe tutto distrusse: i confratelli rimasero gli uni dispersi, gli altri sono deportati nelle regioni artiche ai lavori forzati, pochi potevano evadere, – si riportava nell’edizione italiana.Tutte le organizzazioni lituane dell’America del Nord invitano i figli di Don Bosco a prendersi cura della gioventù lituana emigrata, assicurando il loro appoggio materiale e morale. Così Don Bosco continua ad aiutare quella povera gioventù nel difendere la propria fede, in attesa che cada il sipario d’acciaio e si riaprano le porte della martoriata patria”.

La rivista riprende vita negli anni ‘50, quando la sua pubblicazione ritorna in Italia. Dopo aver cambiato nome, essa venne pubblicata in un ginnasio fondato dai salesiani lituani nel comune di Castelnuovo (Piemonte), nella patria di Don Bosco. Dopo la cessazione dell’attività della scuola, la redazione si trasferisce nella città di Frascati vicino a Roma, dove era stato fondato il Centro Salesiano Lituano Villa Lituania Frascati, soprannominato Vytėnai. Dal 1952 al 1990 la rivista venne pubblicata dalla tipografia dei salesiani Tipografia Salesiana Pio XI di Roma, il cui direttore era il frate lituano Vincas Aleksandravičius.

 “Allora la rivista usciva con un nome diverso: nell’esilio si pubblicava Saleziečių balsas (it. La voce dei Salesiani). Veniva stampato come una pubblicazione della diaspora, che difficilmente poteva raggiungere la Lituania, solo qualche copia era arrivata per vie indirette. Non si poteva inviare in Lituania, quindi si cercava di inviare in altri Paesi dove c’erano sacerdoti salesiani, missionari, parrocchie lituane.

Dal 1978 circa fino al 1992 la rivista Saleziečių balsas usciva una volta all’anno, dove si scriveva: ci siamo incontrati a Frascati, ci siamo incontrati a Montreal (Canada), e un saluto al sacerdote Pranas Gavėnas in Brasile. Era come una sorta di cronaca delle attività dei salesiani lituani, il numero di copie era anche ridotto”, rivela A. Barelli, che da oltre 20 anni cura l’edizione del Bollettino Salesiano in lituano.

Dopo che la Lituania aveva riconquistato la sua indipendenza, la pubblicazione della rivista era ripresa nel 1993. Poco dopo nella redazione entrava il sacerdote salesiano italiano A. Barelli, chiamato in Lituania nel 1998. Il sacerdote A. Barelli è nato a Torino, nel 2004 ha ricevuto la cittadinanza lituana, parla in lituano in modo eccellente e fa parte dell’Unione lituana dei giornalisti.

“Quando nel 1992 il sacerdote P. Gavėnas è tornato in Lituania dal Brasile, aveva ricominciato a curare la rivista qui con il nome cambiato di nuovo in “il Bollettino Salesiano”. Egli fece l’editore fino alla sua morte e in seguito è stato chiesto a me di continuare il suo lavoro e lo sto facendo ormai da 22 anni. Si invitarono gli stranieri perché i salesiani lituani erano anziani. C’era il desiderio di rilanciare le attività dei salesiani con bambini e giovani, quindi era necessario invitare nuove forze”, racconta il sacerdote che dal 2017 fa l’editore della rivista Saleziečių žinios.

All’inizio la rivista Saleziečių žinios era stata pubblicata ad Alytus e dal 2001 la casa editrice si era trasferita a Vilnius. La rivista è attualmente pubblicata trimestralmente e ha una tiratura di circa 8.000 copie.

La rivista durante la sua esistenza è stata curata da: A. Sabaliauskas (1927), P. Petraitis (1928–33), J. Frainas, B. Paukštys (1935–37), A. Sabas (1937–39), J. Latakas (1940), J. Zeliauskas (1950–52), P. Gavėnas (1952–70 e 1994–99), M. Burba (1971–93), P. Dumbliauskas (1999–2017), A. Barelli (dal 2017).

Attualmente ci sono due comunità salesiane in Lituania e ad esse appartengono nove fratelli salesiani. Quattro (due italiani, un lituano e un vietnamita) lavorano a Vilnius nella parrocchia di S. Giovanni Bosco. Altri quattro salesiani (due italiani, un argentino e un filippino) risiedono a Telšiai, dove in futuro è prevista l’istituzione di una comunità canonica.

Traduzione dal lituano di Ieva Musteikytė

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