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I legami architettonici tra Roma e Kaunas: la Regia Scuola Superiore di Architettura di Roma aveva formato i più famosi architetti lituani del periodo tra le due guerre

La storia della Lituania dell’ultimo secolo, segnata dalle occupazioni zarista e sovietica, è stata caratterizzata da cambiamenti politici, economici e culturali associati all’affermazione di nuove correnti architettoniche nel Paese. Probabilmente a causa del divieto ottocentesco di formare architetti presso l’Università di Vilnius e del fatto che per molti anni i progetti più importanti del nostro Paese sono stati affidati ad architetti occidentali, nel periodo tra le due guerre si erano radicate sia nuove norme di lavoro che nuove correnti architettoniche. Questo cambiamento è associato al ritorno in Lituania di architetti lituani che avevano studiato nelle università straniere. Tra gli architetti di spicco che avevano ricevuto la loro formazione ed esperienza professionale all’estero c’erano due dei più famosi architetti di Kaunas, Vytautas Landsbergis-Žemkalnis e Stasys Kudokas, che avevano completato con successo i loro studi presso l’ex Regia Scuola Superiore di Architettura di Roma. Si ritiene che la preziosa esperienza e le conoscenze acquisite in questo istituto italiano di istruzione superiore abbiano contribuito direttamente alla diffusione del modernismo come stile architettonico nella capitale temporanea della Lituania.

L’ex Regia Scuola Superiore di Architettura è stata fondata il 31 ottobre 1919 a Roma ed è considerata come una fusione del lungo dialogo politico e culturale. Era  il primo istituto di istruzione superiore in Italia ad offrire una laurea in architettura. Più tardi seguirono le università di Venezia, Torino, Firenze e Napoli.

Nel 1932 il centro degli studi di architettura fu spostato da via di Ripetta a Viale Giulia, dove oggi è la sede della facoltà di architettura della famosa Università di Roma, “La Sapienza”. È importante sottolineare che la storia di questo istituto di istruzione superiore risale all’emergere dell’architettura come disciplina distinta: fino ad allora in Italia si studiava architettura insieme alle scienze ingegneristiche. 

Grazie all’ex Regia Scuola Superiore di Architettura di Roma, è possibile ammirare l’influenza italiana sull’architettura modernista di Kaunas. Due famosissimi architetti lituani del periodo tra le due guerre, Vytautas Landsbergis-Žemkalnis (1893-1993) e Stasys Kudokas (1898-1988), sono giustamente descritti come allievi della Scuola Romana. Nonostante le loro competenze si siano formate anche altrove, il percorso professionale di questi architetti è più strettamente legato alla Scuola Romana, che li ha definitivamente plasmati come artisti e aveva fornito loro un’ottima base e un interesse duraturo per alcuni dettagli caratteristici dell’architettura italiana. 

Vytautas Landsbergis-Žemkalnis si iscrisse alla Regia Scuola Superiore di Architettura di Roma nel 1923, dopo aver studiato architettura all’Istituto Politecnico di Riga, e dal 1922 ebbe il ruolo di funzionario tecnico presso il Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni, dove il suo compito principale era quello di occuparsi del trasporto dell’oro lituano da Berlino. Insieme al poeta Faustas Kirša e a Juozas Urbšys, che in seguito divenne ministro degli Esteri lituano, V. Landsbergis-Žemkalnis trasportava le forniture d’oro in un bagaglio ordinario.

L’architetto arrivò a Roma, dove si perfezionò fino al 1926, perché sentiva l’esigenza di studiare. In Lituania il suo diploma fu riconosciuto solo nel 1932. Dal 1927 al 1929 egli lavorò come assistente junior presso il Dipartimento di Architettura dell’Università della Lituania. Con l’aumentare del numero di commissioni, abbandonò l’insegnamento e aprì uno studio di progettazione privato. 

Landsbergis-Žemkalnis è senza dubbio uno degli architetti lituani più famosi del XX secolo, con un elenco molto solido dei suoi progetti architettonici come la Chiesa della Santissima Vergine Maria Angelica di Kyburiai, distretto di Pasvalys (1927), la casa di A Žmuidzinavičius a Kaunas (1928), la Clinica oculistica e dell’udito a Kaunas (1930), il ginnasio di Biržai (1930-1936), la Chiesa di Giovanni Battista a Šakiai (1936), il Palazzo dello Sport e della Ginnastica di Klaipėda (1936), il Parco Nazionale della Tasmania (1958) e molti altri.

V. Landsbergis-Žemkalnis è noto come architetto, urbanista, docente, conservatore del patrimonio e personaggio pubblico. Esperto unico nel suo campo, è stato in grado di agire con grande abilità in un turbinio di circostanze in continuo cambiamento.

Egli aveva partecipato attivamente alla modernizzazione di Kaunas e delle città lituane minori tra le due guerre, aveva guidato la riqualificazione di Vilnius, riconquistata nel 1939 durante le occupazioni sovietiche e naziste, aveva creato visioni architettoniche del dopoguerra per la diaspora in Germania e in Australia e, dopo il ritorno nella Lituania sovietica nel 1959, si era impegnato nella vita architettonica del paese fino al ritorno dell’indipendenza nel 1990.

Oltre a Vytautas Landsbergis-Žemkalnis, il volto dell’architettura lituana tra le due guerre era stato plasmato anche da Stasys Kudokas, che studiò a Roma quasi nello stesso periodo e che si caratterizzò per uno stile creativo davvero unico. Secondo molti critici architettonici lituani, Stasys Kudokas è stato uno dei pochi architetti in grado di acquisire un’ampia formazione presso università straniere e di integrare con successo le sue conoscenze nella realizzazione dei progetti.

Nel 1916-18 aveva studiato all’Istituto di ingegneria civile di San Pietroburgo. Nel 1920-24 lavorò presso il Dipartimento stradale del Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni lituano. Nel 1924 si diplomò presso la Scuola d’Arte di Kaunas e si recò a Roma per approfondire le sue conoscenze professionali. Nel 1930 si laureò alla Regia Scuola Superiore di Architettura di Roma e a Milano superò gli esami internazionali di architetto che gli consentirono di lavorare in diversi Paesi esteri.

Si può costatare che l’esperienza e la conoscenza dell’architettura classica acquisita in Italia è stata probabilmente l’influenza più importante sullo sviluppo del suo stile distintivo. Dopo aver conseguito il dottorato in architettura, S. Kudokas continuò a sviluppare con successo la sua carriera in Lituania. Kaunas, la capitale temporanea della Lituania in rapida crescita, aveva bisogno di molti nuovi progetti architettonici. Dal 1930 al 1944 è stato l’architetto del Comune di Kaunas. Dal 1934-43 aveva insegnato nell’Istituto tecnico superiore di Kaunas e dal 1938-44 all’Università Vytauto Didžiojo. Nel 1944 S.Kudokas si trasferì in Germania e successivamente nel 1949 negli Stati Uniti d’America.

In Lituania i progetti di S. Kudokas includono la stazione dei vigili del fuoco di Šančiai a Kaunas (1934), la scuola di via Jonava (1935), la stazione di approvvigionamento idrico di Žaliakalnis (con l’architetto F. Bielinskis), la scala di Kaukas a Žaliakalnis (ricostruita nel 2019), il cinema Daina (1936) e le case popolari in via K. Petrausko (ora centro per imprese), l’Istituto dei non vedenti (ora Convitto per ipovedenti), il Mausoleo della tomba di Maironis vicino alla Cattedrale di Kaunas (con lo scultore B. Bučas), i Quartieri degli ufficiali (con l’architetto K. Krikščiukaitis tutti nel 1937), l’Istituto Tecnico Superiore (oggi Collegio Tecnico di Kaunas), il ginnasio di Šančiai (entrambi nel 1938), il monastero mariano di Panevėžys, le chiese di Pažėriai e Pilviškiai. Ha inoltre progettato la chiesa, la sala e il convento francescano di Toronto (iniziato nel 1955) e la chiesa di Ognissanti a Chicago (iniziata nel 1958).

Secondo le fonti scritte dell’architetto stesso, durante i suoi 14 anni di attività sono stati progettati in Lituania quasi 100 nuovi edifici. S. Kudokas viene audacemente nominato come uno degli architetti più originali del suo tempo per la sua razionalità, il suo gusto e la sua saggezza architettonica. I suoi edifici sono monumentali, caratterizzati da un’interpretazione modernizzata della forma classica, mentre quelli successivi sono caratterizzati da una ricerca di espressione nazionale.

Il contributo degli architetti che hanno studiato in Italia è considerato particolarmente significativo nella formazione della cosiddetta “architettura dell’ottimismo” nella Lituania tra le due guerre. Ovviamente Roma e Kaunas non possono essere paragonate per le loro dimensioni e circostanze storiche, ma la tipologia degli edifici progettati nella prima metà del XX secolo è molto simile, e a questo avevano contribuito gli studenti della Regia Scuola Superiore di Architettura di Roma, i grandi dell’architettura di Kaunas V. Landsbergis-Žemkalnis e S. Kudokas, che avevano gettato i ponti del modernismo tra Italia e Lituania.

Traduzione dal lituano da Ieva Musteikytė

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