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Illarionov, ex consigliere di Putin: “La Russia si sta preparando ad una guerra mondiale dal 2003

DELFI ENTrad. Pietro Maltoni 

Andrey Illarionov - © DELFI (T.Vinicko nuotr.)

Andrey Illarionov – © DELFI (T.Vinicko nuotr.)

“Le Nazioni Baltiche non sono al sicuro. Il presidente russo Vladimir Putin ha un piano a cui lavora da oltre un decennio” – sostiene l’ex consigliere di Putin, Andrey Illarionov.

In un discorso tenuto ad una conferenza in Palanga (Lituania), Illarionov, consigliere di Putin dal 2000 al 2005 in politica economica, ha citato una domanda sollevata durante il recente Congresso di Riga 2014: “Gli abitanti di Riga possono dormire tranquilli?”.

“La stessa domanda potrebbe essere fatta a Tallinn, Vilnius, Palanga, Bucharest e altre città. Nessuno a Riga potrebbe rispondere affermativamente,” sostiene Illarionov. “A mio parere, comunque, la domanda deve essere riformulata, soprattutto dopo che Barack Obama in visita all’Estonia ha detto che la NATO è pronta a difendere Tallinn, Riga e Vilnius. La situazione sembra più tranquilla dopo questa dichiarazione, ma dobbiamo considerare la tempestività delle forze armate, gli armamenti militari, non le parole. Dal punto di vista della tempestività, le forze armate NATO del Baltico non bastano.”
Invece di preoccuparsi del sonno di Riga, Illarionov mette in guardia Narva, una città estone sul confine russo a maggioranza russofona.

“Come reagirebbe la NATO se gli ‘omini verdi’ senza bandiera apparissero non a Tallinn, Riga o Vilnius, ma, per esempio, a Narva?” – chiede Illarionov.
L’ex consigliere continua constatando che l’Occidente ha già fallito i test di Kiev, Donbass e Crimea. Finchè un aggressore non viene sopraffatto dalla piena efficacia delle sanzioni economiche e militari, nessuno può dormire tranquillo.

“Parliamo di ‘crisi’ in Ucraina, ma questo termine è già la testimonianza del trionfo della propaganda di Putin, del successo della controinformazione del Cremlino. Non è una crisi, è una guerra. Ed è una guerra tra Russia ed Ucraina, per ora” – sottolinea Illarionov.

I preparativi sono in corso da un decennio.

Secondo Illarionov, la Russia si sta preparando ad una guerra mondiale almeno dal 2003 e all’invasione dell’Ucraina e all’occupazione della Crimea dal 2004, quando a Kiev ebbe luogo la ‘rivoluzione arancione’. Un piano d’intervento era stato preparato per il 2010, nel caso Yulia Tymoshenko avesse vinto le elezioni presidenziali al posto del filorusso Viktor Yanukovych. Un ulteriore appuntamento con la guerra era stato programmato per il 2015, secondo Illarionov, quando l’Ucraina avrebbe tenuto nuove elezioni presidenziali. Tuttavia, il Maidan è accaduto in anticipo.
Illarionov cita anche un articolo del quotidiano russo Ruskyi Zhurnal pubblicato nel 2008, in cui si illustrava un piano dettagliato per attaccare ed occupare la Crimea, poi l’Est Ucraina e il Centro Ucraina fino a raggiungere Kiev.

“Non solo lo stavano programmando, ma l’hanno addirittura pubblicato,” – rileva.

Secondo Illarionov, Putin stesso ha accennato a progetti in Ucraina durante un summit NATO a Bucarest quello stesso anno, aggiungendo che l’Ucraina non sia una vera e propria nazione, ma solo uno stato che si è impossessato di territori storicamente appartenuti alla Russia, e che allo stesso modo hanno fatto Ungheria, Polonia e Romania.
L’odierna guerra russo-ucraina, dice Illarionov, è cominciata il 27 luglio di quest’anno, quando Putin parlò di “mondo russo” alla cerimonia di anniversario del battesimo dei popoli slavi.

 Aggressione legale

Secondo l’ex consigliere di Putin, la legge russa definisce essenzialmente quattro categorie di “russi”: 1.Individui di etnia russa, che risiedano indipendentemente in Russia o all’estero; 2.Individui di lingua russa, a prescindere dalla loro nazionalità; 3.Tutti gli ex cittadini dell’Unione Sovietica e i loro discendenti che vivano nei territori dell’ex Unione Sovietica; 4.Gli ex sudditi dell’Impero Russo (pre-1917) e i loro discendenti che vivano nei territori dell’ex Impero Russo.
“Un ordinamento del genere autorizza l’esercito russo a proteggere tutti i russi descritti nella legge. Di conseguenza, viste dalla sponda russa queste incursioni dell’esercito russo al di fuori dei confini nazionali possono sembrare legittime,” spiega Illarionov. Illarionov specifica inoltre che Putin non considera l’attuale scontro la Terza Guerra Mondiale, ma la Quarta, contando anche la Guerra Fredda.
“Studiosi russi sostengono che questa è la guerra della Russia contro l’Occidente: dicono che l’Occidente ha commesso molti errori e si sta muovendo nella direzione sbagliata e che la Russia sta difendendo i propri valori,” continua Illarionov.
“Altri studiosi, – prosegue -, vedono questa guerra in un secondo modo, secondo il quale Putin stesso divide l’Occidente in due parti: gli stati anglosassoni (Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia) e gli stati di frontiera (stati baltici, Polonia, Romania). Secondo questo orientamento, non deve assolutamente esserci alleanza tra gli stati anglosassoni e gli stati di frontiera”.

“Certo, c’è anche l’Europa continentale: Germania, Francia, Italia. Questi stati potrebbero affrontare la Russia, ma forse rimarranno neutrali o la affiancheranno pure,” – ammette Illarionov. Secondo Illarionov, l’annessione della Crimea ha decretato la fine del vecchio consenso internazionale sull’inviolabilità dei confini: “La situazione è cambiata. Ora sul Baltico non si può dormire in pace.”

http://en.delfi.lt/central-eastern-europe/putins-former-aid-russia-has-been-preparing-for-global-war-since-2003.d?id=65957992#ixzz3EWPEQ4pX

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